Lavoro: l’avvocato, mail aziendale ha carattere personale ma non privato

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13 Jan 2016

“Tanto rumore per nulla!”. E’ questo il commento dell’avvocato Vittorio De Luca, dello Studio De Luca & Partners, alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sul licenziamento di un ingegnere romeno che ha utilizzato il sistema di messaggistica dell’ufficio per comunicare con fidanzata e fratello. “L’account di posta elettronica assegnata a un dipendente per l’espletamento della propria attività lavorativa ha sì carattere personale, ma tale ‘personalità’ non significa ‘privatezza’ dello stesso. Detto account, infatti, rappresenta uno strumento di lavoro”, continua De Luca.

“Ovviamente, occorre considerare attentamente le esigenze di un ordinato svolgimento dell’attività lavorativa – sottolinea – con la prevenzione di inutili intrusioni nella sfera personale dei lavoratori, nonché violazioni della disciplina sull’eventuale segretezza della corrispondenza. Ed è ciò che ha fatto la Corte – aggiunge – con la sua sentenza del 12 gennaio scorso, considerando legittimo il licenziamento intimato a un dipendente che aveva utilizzato lo strumento aziendale, alias l’account aziendale, per fini privati, ossia inviare messaggi di natura personale a propri familiari”.
   
“D’altronde, in Italia, lo stesso Garante Privacy, con le Linee guida per l’utilizzo di posta elettronica e Internet del 2007, ha disciplinato la materia – ricorda – prevedendo per il datore di lavoro l’onere di regolamentare l’utilizzo degli strumenti informatici in azienda attraverso una policy aziendale e fissando modalità e condizioni per il legittimo controllo della posta elettronica da parte del datore di lavoro”.

Fonte:

Adnkrons

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