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Family Act: deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia

È stata pubblicata il 27 aprile 2022 in Gazzetta Ufficiale la legge n. 32 del precedente 7 aprile che delega il Governo all’emanazione di una serie di decreti legislativi volti ad introdurre nuove misure di conciliazione vita-lavoro in favore della genitorialità e a rafforzare la struttura delle tutele già esistenti.

I provvedimenti attuativi saranno emanati nei prossimi 12 mesi, estesi a 24 mesi per quelli concernenti le misure sul congedo parentale.

I principi ispiratori della legge delega in esame si fondano sulla promozione della genitorialità e l’equa suddivisione di compiti tra genitori nell’ottica di armonizzare i tempi vita-lavoro così da favorire l’occupazione femminile, facilitando il rientro delle donne nel mercato del lavoro, in particolare dopo la maternità.

Di seguito alcuni principi e criteri direttivi che verranno adottati:

Nell’ambito della riorganizzazione della normativa che regola il congedo di paternità e di maternità, verrà definito un periodo di congedo obbligatorio per il padre lavoratore nei primi mesi dalla nascita del figlio, di durata superiore ai 10 giorni già previsti per legge. Detto periodo dovrebbe essere richiesto con ragionevole preavviso al datore di lavoro, a prescindere dallo stato civile o di famiglia del padre lavoratore e dall’anzianità di servizio.

Al fine di rafforzare le misure volte a incentivare il lavoro femminile sempre più improntato sulla armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, oltre alla previsione di ulteriori interventi di rafforzamento di incentivi nelle regioni del Mezzogiorno, saranno inserite forme di agevolazione, anche contributiva, a favore delle imprese per le sostituzioni di maternità, per il rientro delle donne al lavoro, ivi compresa la loro formazione.

In programma anche una modulazione graduale della retribuzione spettante durante le assenze per le malattie dei figli ed incentivi riservati ai datori di lavoro che applicano le clausole dei CCNL legate a modalità di lavoro flessibile con possibilità per i lavoratori di chiedere il ripristino dell’originario regime contrattuale.

Sempre in riferimento al genere femminile, una quota della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 662/1996, sarà riservata all’avvio delle nuove imprese femminili e al sostegno della loro attività per i primi due anni di lavoro. Un sostegno è, altresì, previsto al fine di potenziare la formazione in materia finanziaria delle imprenditrici e la digitalizzazione delle imprese.

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