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Jobs Act: tutela reale solo se il licenziamento disciplinare diventa un caso discriminatorio (Il Sole 24 Ore, 20 novembre 2014, pag. 7)

Ieri, la commissione lavoro della Camera ha chiuso l’esame del Jobs Act e il Governo è già al lavoro sui decreti delegati, in particolare su quello che dettaglierà il nuovo contratto a tutele crescenti. Tra le novità di maggior rilievo, la previsione della reintegra per i licenziamenti disciplinari, solo ove ne venga accertata la natura discriminatoria. Perché il licenziamento disciplinare venga equiparato a quello discriminatorio occorrerà che risulti pienamente dimostrato il carattere calunnioso della contestazione e che questa abbia per oggetto un reato grave. Altrimenti, la contestazione non pienamente confermata dall’istruttoria giudiziale potrà portare soltanto alla condanna dell’impresa ad un indennizzo, come accadrà per tutti i licenziamenti di natura economica od organizzativa non approvati dal giudice.

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