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Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 1148/2013, ha stabilito che il limite massimo di risarcimento introdotto dalla L. n. 183/2010 (cd. “Collegato Lavoro”) nei casi di conversione del contratto a termine - ossia, 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto - si applica anche al lavoro interinale (e, pertanto, alla somministrazione di manodopera).

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 106/2012, ha stabilito che se il lavoratore è realmente malato non può essere licenziato solo perché non ha inviato il certificato in tempo utile, ridimensionando così la portata dell’inadempimento commesso dal dipendente.

Categorie: Giurisprudenza

Il Tribunale di Milano, con ordinanza del 28 novembre 2012, ha stabilito che la violazione dell'obbligo di repechage rende illegittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ma la conseguenza è solo un'indennità risarcitoria in favore del lavoratore licenziato (e non la sua reintegrazione), se la soppressione del posto di lavoro è effettiva.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 287/2012, ha deciso che la riforma dei tirocini approvata con la manovra di Ferragosto dello scorso anno (art. 11 D.L. n. 138/2011, conv. in L. n. 148/2011) è incostituzionale, in quanto invade le competenze riservate in maniera esclusiva alla potestà legislativa delle Regioni.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 21028/2012, ha precisato che il lavoratore che non ha potuto fruire delle ferie spettanti a causa di una lunga malattia ha diritto alla monetizzazione delle stesse anche se il contratto collettivo nazionale parla solo di godimento dei periodi e non dell’indennità sostitutiva (quest’ultima, infatti, costituisce un diritto irrinunciabile garantito dalla Costituzione).