Il datore di lavoro può sforare il tetto del 20% della forza lavoro stabile mediante assunzione a termine, pagando una sanzione economica. La sanzione prevista – che non trova applicazione relativamente ai rapporti di lavoro instaurati prima del 21 marzo 2014 – è pari: (i) al 20% della retribuzione, per ciascun mese o frazione di mese superiore a 15 giorni di durata del rapporto di lavoro, se il numero dei lavoratori assunti oltre il tetto è 1; (ii) al 50% della retribuzione, per ciascun mese o frazione di mese superiore a 15 giorni di durata del rapporto di lavoro, per tutti i lavoratori assunti oltre il tetto, se il numero dei lavoratori assunti oltre il tetto è superiore a 1. Entro il 31 dicembre 2014 i datori di lavoro saranno tenuti a rientrare nella percentuale legale del 20% altrimenti non potranno effettuare nuove assunzioni a termine fino a rientro avvenuto.
Con l’adozione della Direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, l’Unione Europea ha compiuto un passo rilevante nella lotta al persistente divario retributivo di genere, rafforzando il principio di pari retribuzione per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore. Il nuovo strumento, fondato su criteri di ....
La legge n. 132/2025 – avente l’obiettivo di garantire trasparenza, correttezza e tutela della dignità dei lavoratori, promuovendo un uso etico e responsabile dell’intelligenza artificiale nei luoghi di lavoro – stabilisce che datori di lavoro e committenti, pubblici e privati, devono comunicare per iscritto ai lavoratori e alle rappresentanze sindacali (RSA/RSU) l’impiego di sistemi di ....
Il Senato della Repubblica, nella seduta di mercoledì 17 settembre 2025, ha approvato definitivamente il disegno di legge recante “disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale”, collegato alla manovra di finanza pubblica. Per l’Italia si tratta della prima normativa nazionale in materia di A.I. Il testo è composto da 28 articoli suddivisi ....
Con l’ordinanza n. 24991 dell’11 settembre 2025, la Corte di Cassazione ha statuito che la disciplina delle dimissioni telematiche e della relativa facoltà di revoca, prevista dall’art. 26 del D. Lgs. n. 151/2015, trova piena applicazione anche nell’ipotesi in cui le dimissioni e la successiva revoca intervengano durante il periodo di prova. Il fatto affrontato ....