Il datore di lavoro può sforare il tetto del 20% della forza lavoro stabile mediante assunzione a termine, pagando una sanzione economica. La sanzione prevista – che non trova applicazione relativamente ai rapporti di lavoro instaurati prima del 21 marzo 2014 – è pari: (i) al 20% della retribuzione, per ciascun mese o frazione di mese superiore a 15 giorni di durata del rapporto di lavoro, se il numero dei lavoratori assunti oltre il tetto è 1; (ii) al 50% della retribuzione, per ciascun mese o frazione di mese superiore a 15 giorni di durata del rapporto di lavoro, per tutti i lavoratori assunti oltre il tetto, se il numero dei lavoratori assunti oltre il tetto è superiore a 1. Entro il 31 dicembre 2014 i datori di lavoro saranno tenuti a rientrare nella percentuale legale del 20% altrimenti non potranno effettuare nuove assunzioni a termine fino a rientro avvenuto.
“L’uso dei dati biometrici sul posto di lavoro è consentito solo se previsto da una norma specifica che tuteli i diritti dei lavoratori. Tale trattamento deve rispondere a un interesse pubblico e rispettare criteri di necessità e proporzionalità rispetto all’obiettivo perseguito”. Lo ha ribadito l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali con il provvedimento ....
Con l’ordinanza n. 16358 del 17 giugno 2025, la Corte di Cassazione è intervenuta in tema di licenziamento per giusta causa, fornendo chiarimenti sul riparto dell’onere della prova e sul corretto approccio che il giudice di merito deve adottare quando il recesso datoriale è fondato su una pluralità di addebiti. Il fatto affrontato La vicenda ....
Con l’ordinanza n. 42802 del 20 dicembre 2023, la Corte di Cassazione – Sezione Lavoro – ha chiarito che il diritto del lavoratore ad astenersi dalla prestazione nelle festività infrasettimanali, pur riconosciuto dall’ordinamento, non è assoluto né inderogabile, potendo essere validamente oggetto di disciplina pattizia collettiva. Nel caso in esame, alcuni lavoratori impiegati in un ....
Analisi e impatti della sentenza della Corte Costituzionale n. 111/2025 che introduce altresì una nuova variabile fattuale nel contenzioso sui licenziamenti, ovverosia lo stato di salute psico-fisica del lavoratore Con la sentenza n. 111/2025, depositata in data 18 luglio 2025, la Corte Costituzionale ha pronunciato un intervento di notevole impatto sul diritto del lavoro, dichiarando ....