Oggi Stefania Raviele ha partecipato all’evento organizzato Credit en Rose e ha affrontato il tema dell’Inclusione e parità di genere.
L’intervento si è focalizzato sull’importanza della diversità all’interno delle aziende per una migliore performance economica e su come si possano trasformare i buoni intenti in reali cambiamenti culturali, sociali e strutturali utili a un’inclusione che rifletta la presenza delle diversità in azienda.
09:15 – 09:45 Registrazione e welcome coffee;
09.45 – 09.55 Apertura lavori
09.55 – 10.15 Corporate Governance and Diversity come possono influire sul positivo andamento aziendale
10.15 – 10.30 “Le Differenze Connesse” Un manifesto programmatico per il percorso di inclusione
10.30 – 10.50 Imprese al femminile: le aziende guidate da donne sono meno rischiose e più attente alla sostenibilità
10.50 – 11.05 Diamo una misura all’inclusione e alla parità di genere:
11.05 – 11.55 Tavola rotonda – Come le differenze creano valore in azienda:
11.55 – 12.55 Inclusivi si diventa: come sviluppare le capacità di accogliersi e accogliere
13.00 Chiusura lavori
Con il messaggio n. 1269 del 3 aprile 2023 l’Inps ha esteso il termine per la presentazione della richiesta di esonero contributivo per i datori di lavoro privati che siano in possesso, alla data del 31 dicembre 2022, della certificazione di parità di genere di cui all’articolo 46-bis del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198.
In particolare, il termine di presentazione per la domanda di esonero contributivo dell’1% (inizialmente fissato al 15 febbraio 2023) è stato differito al 30 aprile 2023.
Con lo stesso messaggio, inoltre, l’Inps annuncia che saranno fornite d’intesa con il Ministero del Lavoro apposite indicazioni per consentire, anche alla luce degli esiti della prima fase applicativa dell’esonero, l’accesso all’agevolazione contributiva ai datori di lavoro che abbiano conseguito la certificazione della parità di genere dopo il 31 dicembre 2022.
Da ultimo, si segnala che il Ministero del Lavoro con il comunicato stampa del 28 novembre u.s., ha reso noto il decreto ministeriale del 20 ottobre 2022 con il quale sono stati definiti criteri e modalità di concessione dell’esonero contributivo per i datori di lavoro privati che conseguano la certificazione della parità di genere introdotta nel nostro ordinamento dalla Legge n. 162/2021.
Si tratta di una certificazione volontaria che le aziende più virtuose possono richiedere e il cui ottenimento porta con sé una serie di agevolazioni tra cui: sgravi contributivi in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di € 50.000,00 / anno per ciascuna azienda; criteri di vantaggio in caso di gare d’appalto; possibilità di accedere a un punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.
Le donne conquistano posizione di rilievo all’interno degli studi legali. è quanto emerge dalla consueta inchiesta annuale di Affari Legali sul Pink Power degli studi che accende i riflettori sulle professioniste che nel 2022 si sono messe in evidenza per la loro attività, sulla base delle segnalazioni degli studi stessi.
L’inchiesta mette in evidenza la professionalità e l’operato di Stefania Raviele e Alessandra Zilla. Questo riconoscimento è una conferma della nostra filosofia che, da sempre, condanna ogni tipo di discriminazione basata sul genere. All’interno della nostra struttura il 60% della popolazione aziendale è femminile.
Continua la nostra collaborazione con WomenX Impact con la rinnovata partecipazione di Stefania Raviele ad una nuova master class.
Nella master class Stefania Raviele ha realizzato un’analisi normativa e giurisprudenziale della discriminazione di genere, evidenziandone i rischi e le best practice.
Con il comunicato stampa del 28 novembre u.s., il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso noto il decreto ministeriale del 20 ottobre 2022 con il quale vengono definiti criteri e modalità di concessione dell’esonero contributivo per i datori di lavoro privati che conseguano la certificazione della parità di genere introdotta nel nostro ordinamento dalla Legge n. 162/2021.
Si tratta di una certificazione volontaria che le aziende più virtuose possono richiedere e il cui ottenimento porta con sé una serie di agevolazioni tra cui: sgravi contributivi in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di € 50.000,00 / anno per ciascuna azienda; criteri di vantaggio in caso di gare d’appalto; possibilità di accedere a un punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.
Al fine di ottenere l’esonero contributivo, il decreto stabilisce che le aziende in possesso della certificazione potranno inoltrare, esclusivamente per via telematica, la domanda di esonero all’Inps, secondo le istruzioni che l’istituto provvederà a indicare.
Tale domanda dovrà indicare una serie di informazioni tra cui (i) i dati identificativi dell’azienda (ii) la retribuzione media mensile e l’aliquota media stimata relative al periodo di validità della certificazione di parità (iii) la dichiarazione sostitutiva, rilasciata ai sensi del d.P.R. n. 445/2000, con cui l’azienda dichiara di essere in possesso della certificazione di parità di genere (iv) il periodo di validità della certificazione.
L’Inps verificherà le domande sulla base delle informazioni in suo possesso (e di quelle trasmesse dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio) e ammetterà l’azienda al beneficio per l’intero periodo di validità della certificazione.
L’esonero, parametrato su base mensile, sarà fruito dai datori di lavoro mediante riduzione dei contributi previdenziali a loro carico per tutte le mensilità di validità della certificazione, a condizione che la certificazione non venga revocata e non intervengano provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi adottati dall’Ispettorato nazionale del lavoro.
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