La Corte di Cassazione, seconda sezione penale, con la sentenza n. 48328/2015, ha chiarito che non può escludersi la commissione di reati per il semplice fatto che l’assenza collettiva sia giustificata da certificati medici. Secondo la Suprema Corte, infatti, se sussiste il fondato sospetto che l’azione di protesta sia stata attuata con metodi illeciti, è necessario che si svolga il processo penale al fine di effettuare tutti gli accertamenti necessari a valutare l’attendibilità delle fonti di prova. La Cassazione ha così sferrato un duro colpo agli scioperi selvaggi, attuati medianti certificati falsi.