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Onere di provare il mobbing (Corte di Cassazione, Sez. Lav., Sent. n. 3785 del 17 febbraio 2009)

Categorie: Insights, Giurisprudenza

05 Ott 2009
La Corte di Cassazione ha precisato che per mobbing si deve intendere “una condotta del superiore sistematica e protratta nel tempo che si risolve in reiterati comportamenti ostili, all’interno dell’ambiente di lavoro, che finiscono per assumere forme di prevaricazione o persecuzione psicologica, da cui può conseguire la mortificazione morale e l’emarginazione del dipendente”. L’intento vessatorio va provato dal lavoratore che ritenga di esservi stato sottoposto, non essendo sufficiente il verificarsi di contrasti “ordinari”.

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