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Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 1411 del 31 gennaio 2012, ha ribadito che se un lavoratore ottiene la trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a termine, non ha più diritto a ottenere un risarcimento del danno pari alle retribuzioni che avrebbe percepito dalla fine del rapporto sino alla sentenza.
Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 2419/2012, ha sostenuto che il datore di lavoro che vuole avvalersi dell’esenzione contributiva sui rimborsi chilometrici corrisposti ai dipendenti non è obbligato a dare prova analitica degli stessi mediante una scheda mensile o altro documento analogo.
Categorie: Giurisprudenza
La Corte d'Appello di Roma, con sentenza n. 267/2012, ha stabilito che i lavoratori che ottengono la conversione a tempo indeterminato di un contratto a termine hanno diritto a due risarcimenti: l'indennità sostitutiva prevista dal “Collegato lavoro” e un ulteriore risarcimento, pari alle retribuzioni che il dipendente avrebbe percepito a partire dalla data di deposito del ricorso giudiziale.
Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, Sez. Penale, con sentenza n. 5420/2012, ha stabilito che la mancata elaborazione del documento unico di valutazione dei rischi (c.d. “DUVRI”), con la conseguente omessa valutazione dei rischi derivante dalle interferenze lavorative tra i dipendenti del committente e quelli dell'appaltatore, è un fatto di per sé produttivo di responsabilità, nel caso in cui si verifichi un infortunio.
Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 1462 del 20 dicembre 2011, ha affermato che il risarcimento del danno spettante al dipendente, in caso di reintegrazione sul posto di lavoro a seguito di licenziamento ingiustificato, deve comprendere non solo il periodo tra la data del licenziamento e il pensionamento ma anche i periodi successivi.