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Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 2692/15, ha statuito che l’utilizzo da parte del lavoratore di parole offensive e volgari nei confronti di un responsabile aziendale a lui gerarchicamente sovraordinato costituisce insubordinazione di grado lieve e, alla luce della disciplina delineata dal contratto collettivo, è sanzionabile con una mera sanzione conservativa, risultando sproporzionata, per contro, l’irrogazione di un provvedimento espulsivo.
Categorie: Pubblicazioni
La Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza 7567/2014, è tornata ad affrontare il tema delle modifiche unilaterali al contratto di agenzia, accogliendo il ricorso di un agente di commercio che rivendicava...
Categorie: Pubblicazioni
Il vecchio accordo economico collettivo (Aec) che regola i rapporti fra gli agenti e rappresentanti di commercio e le case mandanti del settore industriale e della cooperazione regola ancora la disciplina delle indennità di fine rapporto.
Categorie: Normativa
Il vecchio AEC che regola i rapporti fra gli agenti e rappresentanti di commercio e le case mandanti del settore industriale e della cooperazione regola ancora la disciplina delle indennità di fine rapporto (artt. 10 e 11). L’accordo del 2002, infatti, resterà ancora applicabile sino alla scadenza per i contratti di agenzia in essere che rimangano in vigore sino al 31 marzo 2017, nonché sino al 31 dicembre 2015 per tutti i contratti di agenzia in corso alla data di entrata in vigore del nuovo AEC.
Categorie: Normativa
La Cassazione, sez. lavoro, con la sentenza n. 7567/2014, è tornata ad affrontare il tema delle modifiche unilaterali al contratto di agenzia, accogliendo il ricorso di un agente di commercio che rivendicava la nullità di clausole contrattuali che prevedevano, in capo alla preponente, il potere di modificare unilateralmente, con il solo onere del preavviso, la zona nonché le tariffe provvigionali, il portafoglio clienti e la lista dei prodotti.