Sono 6 le aziende finaliste dell’Excellence & Innovation HR Award, il premio promosso dallo studio legale De Luca & Partners che verrà assegnato nel corso di un evento che si terrà nella serata del 27 novembre a Palazzo Giureconsulti a Milano. Nell’occasione, le aziende avranno modo di presentare i loro progetti e discutere delle principali tendenze in atto nel settore delle HR e del mondo del lavoro. Il premio, alla sua prima edizione, è destinato alle aziende operanti in Italia con l’obiettivo di promuovere la riflessione sulle migliori practicenel mondo del lavoro e nella gestione delle risorse umane, “mettendo in luce l’eccellenza che è in grado di dare un vero slancio all’impresa, promuovendo competitività e produttività e al tempo stesso la coesione sociale e la risoluzione dei conflitti e più in generale il benessere degli individui e dell’economia del nostro Paese” afferma l’ avvocato Vittorio De Luca, Managing Partner di De Luca & Partners, studio legale attivo nella consulenza e assistenza legale e giudiziaria in tema di diritto del lavoro, delle relazioni industriali e del diritto di agenzia.“Se come consulenti aziendali spesso siamo infatti chiamati a dirimere conflitti sociali, in alcuni casi anche estremamente duri, ci sono progetti che il più delle volte passano sotto traccia ma invece creano grandissimo valore, consentendo la prevenzione dei conflitti e creando coesione sociale all’interno delle organizzazioni”. La Giuria composta da 8 esperti di risorse umane e responsabilità sociale ha individuato sei aziende finaliste. Per le quotate: American Express, FCA e Rai Way. Per le non quotate: AFV Acciaierie Beltrame, Bricoman Italia e Farco Group. Il quadro che emerge dai progetti candidati conferma la grande attenzione da parte delle imprese ai temi strategici per lo sviluppo quali la contrattazione di secondo livello, il welfare sociale, la formazione e tutte le iniziative che favoriscono in generale il benessere lavorativo dei dipendenti. “La vera innovazione non è solo quella tecnologica, ma anche nei paradigmi organizzativi che facilitano la gestione dei processi di cambiamento ingaggiando i dipendenti in un rapporto trasparente, che concilia sviluppo e benessere, fondato sul risultato ma anche sulla condivisione del valore (e dei sacrifici quando è il momento di farli) e sulla fiducia come “collante” di tutti i portatori di interesse. In questo senso, il modo di fare impresa italiano è ricco di storie di assoluta eccellenza e ha molto da insegnare anche all’estero”.