Durante la seduta del 18 ottobre 2017, il Senato ha approvato con modificazioni il disegno di legge n.2208/2016, recante disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato (cd whistleblwong). Per quanto concerne il settore privato, il disegno di legge prevede delle modifiche al decreto legislativo 231/2001 in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica. Viene, infatti, introdotto, all’art. 2 del predetto decreto, il dovere in capo a chi riveste funzioni di direzione dell’ente, a chi è sottoposto alla vigilanza di quest’ultimo e a chi collabora a qualsiasi titolo con l’ente stesso, di presentare segnalazioni di illeciti che si ritengano essersi verificati. Inoltre la norma sancisce (i) il divieto di misure discriminatorie nei confronti del “segnalante” (cd whistleblower), la cui violazione comporta una denuncia all’Ispettorato del lavoro; (ii) la nullità del licenziamento ritorsivo eventualmente intimatogli nonché del mutamento di mansioni e di qualsiasi altra misura adottata nei suoi confronti in ragione della segnalazione. L’iter legislativo dovrebbe concludersi entro la fine di questa legislatura e permetterebbe all’Italia di allinearsi ad altri paesi, come gli Stati Uniti e l’Inghilterra, in cui il fenomeno è ormai da tempo ampiamente regolamentato.