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LO SAI CHE… Dal 13 agosto è in vigore il decreto legislativo “conciliazione tempi vita – lavoro”?

Categorie: DLP Insights, Lo sai che | Tag: Congedo parentale

18 Ago 2022

È in vigore dallo scorso 13 agosto il Decreto Legislativo 30 giugno 2022 n. 105, attuativo della “Direttiva (UE) 2019/1158 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza che abroga la direttiva 2018/18/UE del Consiglio”. Il provvedimento, tra le altre, conferma che l’astensione del padre lavoratore, dai 2 mesi antecedenti la data presunta del parto ed entro i 5 mesi successivi, per un periodo di 10 giorni lavorativi, non frazionabili ad ore, da utilizzare anche in via continuativa (congedo di paternità obbligatorio). Viene prevista una sanzione amministrativa da euro 561 a euro 2.582 a carico del datore di lavoro che impedisca al lavoratore di usufruirne e, ove tale condotta sia posta in essere nei due anni antecedenti alla richiesta della certificazione della parità di genere, il mancato rilascio. Vengono anche estesi (i) da 10 a 11 mesi i termini per la durata complessiva del congedo parentale spettante al genitore nei nuclei familiari monoparentali; (ii) da 6 a 9 mesi, il periodo di congedo parentale coperto da indennità nella misura del 30%, fermi restando i limiti massimi di congedo fruibili dai genitori; (iii) da 6 a 12 anni, l’età del bambino entro cui i genitori, anche adottivi e affidatari, possono fruire del congedo parentale, indennizzato nei termini sopra illustrati; (iv) da 8 a 12 anni, l’età del bambino entro la quale i genitori possono fruire del congedo parentale indennizzato con un importo pari al 30% della retribuzione. Inoltre, i datori di lavoro che stipulano accordi individuali di smart working sono tenuti a riconoscere priorità alle richieste formulate (i) dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino ai 12 anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizione di disabilità. La stessa priorità viene riconosciuta alle richieste dei lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata o che siano “caregivers”.

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