Per l’assunzione di uno straniero non si dovrà più sottoscrivere il contratto di soggiorno. La sola comunicazione al Centro per l’impiego, o all’INPS per le colf e le badanti, garantirà il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno per i lavoratori extracomunitari. Lo prevede la nota del ministero del Lavoro n. 4773 del 28 novembre 2011. Scompare dunque il modello Q. Gli impegni una volta contenuti nel contratto di soggiorno (alloggio e pagamento delle spese per il rientro in Patria dello straniero) saranno assunti dal datore di lavoro all’interno del modello unificato di assunzione. Il nuovo modello di comunicazione, aggiornato lo scorso 15 novembre, è già disponibile sul portale del Ministero del Lavoro(www.lavoro.gov.it). Il suo invio al Centro per l’impiego, entro il giorno precedente a quello d?inizio del rapporto di lavoro, libererà il datore dall’obbligo di trasmettere il contratto di soggiorno entro cinque giorni alla Prefettura.
Il fenomeno prende piede negli Stati Uniti, mentre sono rari i casi in Italia. Quacquarelli (Bicocca): “Certi temi da noi restano tabù” MILANO – Occupazione in crescita, richieste degli assegni di disoccupazione in calo e salari sopra l’inflazione. Il mercato del lavoro statunitense sta vivendo un periodo d’oro e questo spinge le aziende a cercare nuove strade ....
Dopo una lunga attesa e diversi rinvii, lo scorso 25 marzo 2023 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo 2023 il Decreto legislativo n. 24 del 10 marzo 2023 (il “Decreto”), con il quale il legislatore italiano ha recepito la Direttiva (UE) 2019/1937 “riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni ....
Lo scorso 10 luglio 2023 la Commissione Europea ha adottato una decisione di adeguatezza per il “EU-US Data Privacy Framework” che determina che gli Stati Uniti d’America garantiscono un livello di protezione dei dati personali adeguato e paragonabile a quello dell’Unione Europea. La decisione di adeguatezza è uno degli strumenti previsti dal Regolamento (UE) 2016/679 ....
La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza del 5 luglio 2023 n. 19023, si è pronunciata in tema di competenza per territorio ex art. 413 c.p.c., negando che l’abitazione del lavoratore, dalla quale questi eseguiva la sua attività lavorativa in “Remote working”, potesse essere qualificata come dipendenza aziendale, in difetto di alcun collegamento oggettivo ....