Commenti e strumenti dall’esperienza di De Luca & Partners
Categorie: Normativa
La legge europea, appena approvata dal Parlamento, ha recepito la sentenza della Corte di Giustizia europea del 13 febbraio scorso (causa 596/2012) che ha disposto l’illegittimità della legge 223/1991 nella parte in cui escludeva l’obbligo di rispettare le procedure di riduzione del personale nei confronti dei dirigenti. Il recepimento avverrà tramite la modifica dell’articolo 24 della legge 223/1991 e si concretizza, soprattutto, nella formale inclusione dei dirigenti tra il personale da computare ai fini dell’applicabilità della procedura collettiva.
Categorie: Normativa
Con la norma contenuta nella legge europea appena approvata dal Parlamento, che sancisce l'applicazione nei confronti dei dirigenti delle procedure di licenziamento collettivo, cambiano notevolmente le regole e le prassi da seguire in tale ambito.
Categorie: Giurisprudenza
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 22388 del 22 ottobre 2014, ha stabilito che il principio secondo il quale non possono essere promosse due autonome e distinte azioni giudiziarie sui medesimi fatti deve trovare applicazione anche con riferimento ai rapporti di lavoro e, in particolare, ai procedimenti disciplinari azionati nei confronti dei dipendenti.
Categorie: Normativa
La nuova bozza della legge di stabilità aumenta a 8.060 Euro annui (dai precedenti 6.200 Euro) il tetto per gli sgravi contributivi destinati alle nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato e conferma che dal 1° gennaio 2015 scompariranno i contratti agevolati per i disoccupati da più di due anni (prevista dalla Legge n. 407/1990).
Categorie: Giurisprudenza
La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n.20949 del 3 ottobre 2014, rigettando il ricorso presentato da un lavoratore intenzionato a vedersi riconosciuta la categoria dirigenziale e le relative differenze retributive, ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Perugia, ritenendo che per l'attribuzione della categoria dirigenziale il lavoratore deve provare l'avvenuto riconoscimento nei suoi confronti di una vasta area di libertà entro la quale può assumere in prima persona decisioni capaci di indirizzare e influire sull'andamento dell'attività, rispondendo solo ed esclusivamente alle direttive generali dell'imprenditore.