Licenziamenti collettivi: le condizioni per poterli limitare solo a certi reparti aziendali (Newsletter Norme & Tributi n. 168 Camera di Commercio Italo-Germanica – Vittorio De Luca, Luca Cairoli)

Categorie: DLP Insights, Pubblicazioni, News, Pubblicazioni | Tag: Licenziamento collettivo, diritto del lavoro

17 Apr 2023

La legge che regola i licenziamenti collettivi in Italia prevede che l’individuazione dei lavoratori sia

effettuata con l’applicazione di specifici criteri di scelta da applicare all’intero complesso

aziendale. Tuttavia, secondo un orientamento giurisprudenziale ormai unanime, da ultimo ribadito

dalla Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, con sentenza n. 3511 del 6 febbraio 2023, in presenza di

determinati presupposti, il datore di lavoro può restringere la platea dei lavoratori interessati dalla

riduzione di personale anche soltanto a quelli addetti ad un determinato reparto, settore o sede

dell’azienda. In particolare, secondo la Cassazione, le esigenze che possono giustificare suddetto

restringimento devono essere coerenti con quanto indicato dal datore di lavoro nella comunicazione

di avvio della procedura di licenziamento collettivo ufficiale, consentendo in tal modo alle

organizzazioni sindacali di verificare che: (i) l’esubero del personale sia realmente determinato

dalle ragioni strettamente collegate alle unità, reparti o settori interessati, indicate dal datore di

lavoro; (ii) i lavoratori interessati dal licenziamento non svolgano mansioni fungibili con quelle dei

dipendenti assegnati ad altri reparti o ad altre sedi aziendali non coinvolti nella riorganizzazione.

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