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Categorie: Giurisprudenza

Due recenti interventi, uno della Corte di Cassazione (sentenza n. 23933/2010), l’altro del Ministero del Lavoro (circolare n. 1 del 2 febbraio 2011), hanno contribuito a chiarire le condizioni di applicazione dell’istituto del distacco regolato dall’art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione ha sancito che, in caso di licenziamento per giusta causa, il datore di lavoro deve provare, affinché il provvedimento sia legittimo, che il comportamento del lavoratore è stato tale da ledere l’elemento fiduciario del rapporto.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione - disattendendo un suo precedente orientamento basato sull’art. 18 della L. n. 300/1970 - con la sentenza n. 1244/2011, ha affermato che il datore di lavoro, che ha già intimato il licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, può comunicare al lavoratore un secondo licenziamento, fondato su diversa causa o motivo.

Categorie: Giurisprudenza

La Corte di Cassazione ha statuito che è vietato modificare “in corsa” i criteri di scelta del personale da porre in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.

Categorie: Giurisprudenza

Il Tribunale di Busto Arsizio, con sentenza n. 528/2010, ha applicato per la prima volta la disposizione della L. n. 183/2010 (cd. “Collegato Lavoro”) che prevede, nei casi di conversione del contratto stipulato a tempo determinato – per difetto dei requisiti di forma e di sostanza – la condanna del datore di lavoro a risarcire il lavoratore con “un’indennità onnicomprensiva nella misura compresa tra un minimo di 2,5 e un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto”.