RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO (Il Sole 24 Ore, 28 giugno 2012, pag. 11)
Via libera definitivo al disegno di legge di riforma del mercato del lavoro dopo gli ultimi due voti di fiducia di ieri alla Camera: 393 i sì, 74 i contrari e 46 le astensioni.
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Via libera definitivo al disegno di legge di riforma del mercato del lavoro dopo gli ultimi due voti di fiducia di ieri alla Camera: 393 i sì, 74 i contrari e 46 le astensioni.
Con la sentenza n. 9965 dell'11 aprile 2012, la Suprema Corte di Cassazione ha sancito che il datore di lavoro che reintegra solo parzialmente un dirigente della rappresentanza sindacale aziendale, limitandosi a pagargli lo stipendio e riconoscendogli i diritti sindacali ma rifiutando la sua prestazione lavorativa, è soggetto alla sanzione amministrativa prevista dal comma 10 dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (pagamento di una somma pari alla retribuzione giornaliera spettante al dipendente, per ogni giorno di ritardo, al Fondo Inps per l'adeguamento delle pensioni).
L’INAIL, con nota protocollo n. 3760/2012, ha chiarito che l’irregolarità contributiva ai fini del DURC non può essere dichiarata se prima l’impresa non è stata invitata alla regolarizzazione, assegnando un termine di 15 giorni.
Il Ministero del Lavoro, con risposta all’interpello n. 16/2012, ha chiarito che la richiesta di parere di conformità all'ente bilaterale non rappresenta un obbligo per il datore di lavoro ma una opportunità e una garanzia sulla corretta compilazione del piano formativo individuale.
La Corte di Cassazione con sentenza n. 9644 del 13 giugno 2012 ha riconosciuto che in tema di sanzioni disciplinari la garanzia di pubblicità del codice disciplinare mediante affissione in luogo accessibile a tutti non si applica laddove il procedimento disciplinare faccia riferimento a situazioni che concretizzano una violazione dei doveri fondamentali connessi al rapporto di lavoro.
Il limite di onere massimo per la detassazione, stabilito dall’art. 33, comma 12, della L. 183/2011 (cd. “Legge di stabilità 2012”) in 835 milioni di Euro, ha provocato l’abbassamento della soglia reddituale del lavoratore dipendente del settore privato interessato dal beneficio, che passa a Euro 30mila di reddito lordo annuo e a Euro 2,5mila di massimale.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 9199/2012, ha stabilito che il datore di lavoro non deve limitarsi ad adottare le misure di sicurezza sul lavoro suggerite dalla tecnologia più evoluta, ma deve anche vigilare affinché il personale applichi queste misure.
L’INAIL, con nota protocollo n. 3341/2012, ha stabilito che i datori di lavoro, che non hanno rispettato il termine ordinatorio del 16 marzo u.s. relativo alla comunicazione delle retribuzioni erogate nel 2011, possono mettersi in regola provvedendovi entro il prossimo 18 giugno, evitando così il rischio della sanzione amministrativa pari a Euro 770.