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Corte di Cassazione: licenziamento per chi registra i colleghi (Il Sole 24 Ore, 22 novembre 2013, pag. 35)

Categorie: Insights, Giurisprudenza

22 Nov 2013
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 26143 depositata il 21 novembre, ha statuito che registrare le conversazioni dei colleghi a loro insaputa costituisce motivo di licenziamento, anche se le registrazioni servivano a provare un caso di mobbing.Il principio è stato enucleato dalla Suprema Corte che ha confermato il licenziamento intimato a un medico dall’azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino «per la grave situazione di sfiducia, sospetto e mancanza di collaborazione venutasi a creare all’interno dell’equipe medica di chirurgia plastica».

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