Lo scorso 24 gennaio 2023, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali (il « Garante ») ha reso note le prime indicazioni interpretative ed operative circa il trattamento dei dati personali dei lavoratori effettuati dai datori di lavoro attraverso l’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati deputati a fornire indicazioni (i) rilevanti ai fini della assunzione o del conferimento dell’incarico; della gestione o della cessazione del rapporto di lavoro; dell’assegnazione di compiti o mansioni o (ii) incidenti sulla sorveglianza, la valutazione, le prestazioni e l’adempimento delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori. A seguito dell’entrata in vigore il d.lgs 104/2022, noto come « Decreto Trasparenza », infatti, ciascun datore di lavoro che impieghi uno o più degli strumenti sopra citati è tenuto a fornire ai lavoratori interessati una serie di informazioni ulteriori rispetto a quanto già disciplinato dagli articoli 13 e 14 del GDPR (il Regolamento (UE) 2016/679 ). Anche alla luce delle ultime indicazioni del Garante, tutto ciò comporta, per i datori, l’esigenza di effettuare delle analisi dei processi interni alle organizzazioni di riferimento volte ad individuare la presenza di tali sistemi così da elaborare e definire le necessa attività da adottare per garantire la conformità alle normative in materia di diritto del lavoro e di data protection.