Nessuna giusta causa di licenziamento se il datore accetta la condotta (Corte di Cassazione n. 35/2011)
La Corte di Cassazione ha sancito che, in caso di licenziamento per giusta causa, il datore di lavoro deve provare, affinché il provvedimento sia legittimo, che il comportamento del lavoratore è stato tale da ledere l’elemento fiduciario del rapporto.