INPS: NUOVE MODALITÀ DI RISCOSSIONE DEI CREDITI
Numerose norme sono state recentemente emanate in tema di riscossioni previdenziali. Dal 1° gennaio p.v. l’avviso bonario di pagamento dei debiti contributivi non sarà più efficace.
Il Centro Studi di De Luca & Partners gestisce e coordina le attività di ricerca, formazione (interna e esterna) ed editoriali in materia di diritto del lavoro, protezione dei dati personali e responsabilità amministrativa degli enti.
De Luca & Partners, infatti, investe nello studio e nella divulgazione delle materie di sua competenza e per questo collabora con testate quali il Sole 24 Ore e con le principali riviste specialistiche.
Numerose norme sono state recentemente emanate in tema di riscossioni previdenziali. Dal 1° gennaio p.v. l’avviso bonario di pagamento dei debiti contributivi non sarà più efficace.
La Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha risposto a un’interrogazione precisando che i compensi degli amministratori sono deducibili dal reddito d’impresa se inerenti e che l’inerenza va valutata caso per caso.
L’art. 31 del cd. Collegato Lavoro, approvato lo scorso 29 settembre 2010 dal Senato, contiene alcune modifiche significative in materia di conciliazione e arbitrato.
L’Agenzia delle Entrate, con circolare n. 48/2010, ha fornito importanti ed attesi chiarimenti sul recupero delle maggiori imposte versate sulle somme percepite dai lavoratori per lavoro straordinario e notturno.
La Corte di Cassazione ha ribadito che i contratti di lavoro a termine possono essere prorogati una sola volta e in casi eccezionali.
Il D.L. n. 78/10, art. 30, convertito con L. n. 122/10, ha modificato i processi di riscossione dei debiti verso l’INPS – sia derivanti da accertamento che da contribuzione non versata a scadenza – abolendo il sistema dei ruoli e introducendo l’avviso di addebito con natura di titolo esecutivo.
L’Inps, con circolare n. 119/10, fornisce indicazioni in merito alle modalità di invio alla casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) indicata dal datore di lavoro delle attestazioni di malattia, quale ulteriore modalità prevista dal DM del 26 febbraio 2010.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 17752/2010, ha negato l’infortunio in itinere (ed il conseguentemente risarcimento) ad un lavoratore che utilizzava, in luogo dei mezzi pubblici, il proprio motociclo per recarsi sul posto di lavoro.